Danzando Faber… Boccadirosa
27 e 28 dicembre 2023

“Noi facciamo esperienza dell’alchimia di Afrodite quando ci sentiamo attratti da un’altra persona e ci innamoriamo; la sentiamo quando veniamo toccati dal suo potere di trasformazione e di creatività; la conosciamo quando scopriamo la nostra capacità di rendere bello e prezioso ciò su cui ci concentriamo, perché è intriso del nostro amore. Qualsiasi cosa ordinaria e non sviluppata costituisce il materiale ‘meno prezioso’ della vita quotidiana, che può essere trasformato in ‘oro’ grazie all’influenza creativa e alchemica di Afrodite”. (Le dee dentro la donna – Jean S. Bolen)

Nel percorso “I mille volti della donna”, felicemente inaugurato il mese scorso, abbiamo familiarizzato con gli archetipi del femminile che la psicoterapeuta junghiana Jean Shinoda Bolen collega alle antiche divinità mitologiche. Fra le tante dee, ci ha ammaliato la “dea alchemica”, colei che “opera metamorfosi”, che riesce a trasformare “il piombo in oro” grazie all’attenzione/tensione amorosa. Abbiamo ritrovato in noi, in ciascuna di noi, questo “potere” solo in apparenza sovrannaturale, in realtà totalmente naturale e comune, intrinseco alla natura femminile, che chiede solo di essere liberato dalle sovrastrutture e lasciato fluire. E abbiamo deciso di annoverare nel pantheon delle dee alchemiche non solo l’abbacinante Afrodite, ma anche l’ambigua Morgana, l’inquietante Baba Jaga, le Menadi, le tarantate, le “masciare”, le fate/streghe di ogni epoca e latitudine, in definitiva… tutte le donne che coltivano e irradiano “magia”, nella misura in cui contattano la loro essenza.

Fra le dee alchemiche non può mancare Bocca di rosa, la donna straniera dedita all’amore per “pura passione” che col suo comportamento libero sconvolge lo status quo di un sonnolento borgo di provincia e, nonostante l’ostilità suscitata nella popolazione femminile, si guadagna un posto d’onore accanto alla Vergine Maria. Perchè celebrare Bocca di rosa? Perchè in ognuna di noi alberga una bocca di rosa, un’energia amorosa totalmente libera e potenzialmente dirompente, talmente innocente da rasentare il peccato, talmente profana da identificarsi col sacro. Ed anche per omaggiare un autore tra i più grandi della musica italiana, che scomparendo 25 anni fa lasciava, accanto a un vuoto incolmabile, un’eredità potentemente ispiratrice alle generazioni successive.

Il laboratorio si compone di due sessioni:
* training di Movimento Danzato (Metodo Hobart®), finalizzato a liberare (canalizzandole) le potenzialità di movimento di ciascun partecipante e ad esplorare i principali fattori della danza (spazio, tempo, ritmo, livelli, contatto…)
* coreografia originale sul brano “Bocca di rosa” di Fabrizio De Andrè

Conduce Marina Fantin, danzatrice ed insegnante di danze etniche, in formazione presso scuola di Danzamovimentoterapia ad indirizzo espressivo relazionale e scuola Metodo Hobart.

La partecipazione è aperta a chiunque, in possesso o meno di competenze specifiche di danza.
Per info e prenotazioni: cell. 3294788663.

Il laboratorio si svolgerà a SACILE (PN) presso ML DANZA via Borgo Lacchin 1/c, nelle seguenti date:

27 DICEMBRE ore 20.00-22.15

28 DICEMBRE ore 20.00-22-15

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